Marrone di Caprese Michelangelo

Marrone di Caprese Michelangelo
Origine: Toscana
Il marrone di Caprese Michelangelo è un prodotto tipico della Toscana. Questa particolare castagna proviene dai numerosi castagneti situati nel territorio nei pressi di Caprese Michelangelo, un piccolo centro di origini medioevali in provincia di Arezzo.
Nel territorio di produzione esistono tre tipologie di innesti, la raggiolana, ormai scomparsa, la pistolese, piccola e dolce, ed il marrone il prodotto di cui stiamo appunto parlando. Questo marrone si differenzia rispetto agli altri per le sue dimensioni più piccole, le striature più marcate ed il colore molto più intenso. Anche il sapore della polpa all’interno risulta molto più intensa e zuccherina. Grazie alle sue qualità e il suo forte ruolo nella tradizione locale questa particolare castagna ha guadagnato il marchio DOP nel 2009.
In questo territorio, sono ancora presenti gli antichi seccatoi medievali dove le castagne venivano lasciate essiccare per circa un mese, accanto ad un fuoco sempre acceso. Le castagne secche così ottenute risultano molto più leggere da trasportare rispetto a quelle fresche (1/3 del peso) e venivano poi così portate ai mulini per ottenere la farina. Da questa farina si otteneva poi una gran quantità di prodotti che costituivano la base alimentare per molte popolazioni rurali dell’epoca.
Oggi la produzione deve seguire rigidamente il disciplinare e la raccolta del frutto deve avvenire a partire dal 20 settembre senza alcun utilizzo di mezzi meccanici o chimici che ne favoriscano la caduta dall’albero. La caduta del frutto deve essere totalmente naturale. I marroni possono essere però raccolti tramite macchinari, a patto che non alterino le caratteristiche del frutto. La separazione dei marroni dai ricci (o peglie) avviene tramite un grosso rastrello di legno chiamato “rigio”.
La coltura delle castagne in questo territorio si può far risalire agli Arimanni, che dominavano la zona durante il IX e X secolo. I castagneti nel tempo si sono poi addomesticati grazie alla tecnica dell’innesto che permette la scelta di varietà di castagni più produttivi e di migliore qualità.