Pane carasau
Pane carasau
Origine: Sardegna
Il carasau, o carasatu è il pane sardo più noto in tutto il territorio nazionale. Prodotto da sola semola, si ottiene così un impasto che una volta cotto, produce un pane friabile, facilmente divisibile (e quindi anche facilmente trasportabile) e conservabile nel tempo. Questo ha fatto sì che il carasau fosse una fonte di nutrimento fondamentale per i pastori che passavano gran parte del tempo lontano da casa. Oggi questo pane, proprio per la sua particolarità, viene invece molto apprezzato come accompagnamento a moltissimi piatti tipici sardi, ed è diventato un simbolo della tradizione gastronomica sarda.
La preparazione di questo pane prevede dapprima l’impasto con semola, acqua, lievito e sale marino. Una volta lavorato l’impasto si lascia lievitare per circa mezz’ora. Una volta che l’impasto risulta ben lievitato, questo viene lavorato ulteriormente impastandolo e formando un panetto cilindrico che viene suddiviso in tante piccole fette sottili. Da ognuna di queste fette si ottiene una sottilissima sfoglia che viene appoggiata su particolari teli, e lasciata riposare per circa 2 ore.
Le sfoglie vengono poi cotte ad altissime temperature (450-550°C), che a contatto con il calore si gonfiano formando due strati da ogni sfoglia. Questi due strati vengono separati e impilati mantenendo la parte porosa verso l’altro. Una dopo l’altra le sfoglie vengono cotte e si ottiene così una pila di strati di pane carasau che viene leggermente pressato. La pila di pane carasau viene sottoposta ad una ulteriore rapida cottura in un forno caldo.